"rivista a-periodica" scritta e diretta da studenti universitari.

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Terrorismo in sigle
di Rachele Pellegrini

Al-Qaeda, Daesh, Aqi, Isi, Isis, Isil, e Is. Una realtà monolitica o eterogenea? Che differenza c'è?

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Il test di medicina non l'ho capito
di Marco Ridolfi

quello che manca al numero chiuso per poterlo accettare

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L’OTTICA FILOSOFICA
Arte; reale finzione
o finzione reale?


Risposta alla denuncia di Platone

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RITRATTI
Semplicemente
"Il Boss"

Springsteen: il perdente fortunato
che ha conquistato l'America e il mondo

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PER ABITARE LE PAROLE
Noi estranei a noi stessi
"L'étranger" di Albert Camus
e la distanza dall'uomo moderno

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L’OTTICA FILOSOFICA
Fra Tarantino e Seneca
La coreografia della truculenza

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  1. Alce Nero: la vita di un uomo, la morte di un popolo
    La vita e le vicende dell'ultimo sciamano Sioux, testimone della tragedia di un intero popolo.

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    L'articolo è disponibile sul nuovo fiammante sito!

    Edited by il Fuochista - 13/4/2017, 14:05
    Last Post by Giovanni Giannini il 18 Jan. 2017
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  2. Terrorismo in sigle
    Al-Qaeda, Daesh, Aqi, Isi, Isis, Isil, e Is. Una realtà monolitica o eterogenea? Che differenza c'è?

    Al-Qaeda, IS, ISIS, AQI, DAESH, ISIL. Tutti termini che hanno intasato le testate di fior fiori di editoriali e i servizi di altrettanti telegiornali, ma che spesso, quando usati senza una reale cognizione di causa, hanno anche fatto in modo che di una realtà estremamente sfaccettata e profonda come quella di cui parlano sia stata trasmessa un’immagine confusionaria o erroneamente monolitica e stereotipata. Quanti di noi possono dire di saper davvero distinguere e collocare spazio-temporalmente tali realtà? Tutte queste sigle, non raramente date in pasto ai lettori come briciole ai piccioni, raccontano infatti di ragioni, pretese, storie e dimensioni diverse e non intercambiabili, di cui è necessario saper distinguere le radici se si pretende di avere un quadro minimamente chiaro di questo fenomeno che tanto ci tocca e ci coinvolge.

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    Last Post by Rachele Pellegrini il 13 Oct. 2016
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  3. Costituzione USA
    Tra Illuminismo e Classicismo

    Parlando di Costituzione degli Stati Uniti di America sorge spontaneo pensare ai numerosi dibattiti che da sempre vi gravitano sopra. Gran parte degli americani lo vede quasi come un documento di origini divine ed ormai si fa fatica a tenere il conto delle discussioni insorte ogni volta che si è prospettata l'esigenza di porvi dei cambiamenti. Di fatto, in tutto il mondo, è la costituzione più antica ancora in vigore e come mostrano i costani sondaggi, a livello popolare il consenso che riscuote mantiene vette considerabilissime. Potremmo interrogarci a lungo su quale sia il segreto di questa longevità e sicuramente l'approccio fondamentale, per capire la costituzione, non può essere che quello di sondare il retroterra filosofico-culturale in cui si contestualizza.

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    Last Post by Tommaso Ghezzani il 6 July 2016
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  4. Eichmann o l'inconsistenza del male
    L’agghiacciante normalità del male ci ricorda che non è lontano da noi. E che forse non ha spessore.

    Il 31 maggio del 1962, Adolf Eichmann venne impiccato. Il coordinatore della “soluzione finale” del Terzo Reich scontava la pena decisa dopo il processo in Israele. Eichmann non era un personaggio importante nelle decisioni politiche della Germania Nazista, non aveva ruoli di spicco e mai aveva superato il grado di Tenente colonnello . Tuttavia si era impegnato perché il genocidio degli Ebrei avvenisse nella maniera più efficiente. Si è sempre sottolineata la sua normalità, il suo essere come gli altri, non un pazzo, non un “malvagio” in senso tradizionale. La sua linea di difesa era quella del semplice burocrate che aveva svolto il suo lavoro. Dimostrazione vivente di come la follia o le “motivazioni cattive” non siano il giusto modo di descrivere un operato simile. Significherebbe infatti confinare il nazionalsocialismo in un angolo oscuro della storia, eliminarlo come un corpo estraneo. Dimenticare la suggestiva immagine di Cuore di tenebra: l’uomo che, volendo rischiarare il buio con la propria luce, non scopre che un’oscurità ancor più nera. Perché il cuore di tenebra non è altro da noi, ma è in noi.

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    Last Post by Marco Ridolfi il 31 May 2016
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  5. La (lunga ed incompleta) storia dei David di Donatello
    L’Oscar italiano in sessant’anni di cinema e d’Italia

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    L’Italia di sessant’anni fa si lascia alle spalle un ventennio di dittatura, un conflitto mondiale, una guerra sociale e civile. Di fronte, molti progetti da realizzare in un paese da ricostruire. Sono gli anni in cui l’ingegnere Pier Luigi Nervi e l’architetto Gio Ponti lavorano al Pirellone di Milano. Gli anni in cui si aprono i lavori per l’autostrada del Sole. A Roma, intanto, si pensa a riallacciare rapporti culturali internazionali in un vecchio scantinato vicino a via Veneto. All’Open Gate Club, infatti, si accolgono stranieri – soprattutto Americani – intrattenendoli con proiezioni dei migliori film in circolazione. È qui che inizia la storia dei David di Donatello.

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    Last Post by Marco Ridolfi il 29 April 2016
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  6. Dialogo tra un Monatto e un Appestato
    Ossia Ebola ai tempi della Peste

    Nasciamo soli, viviamo soli, moriamo soli
    Orson Welles


    Si racconta in diverse cronache italiane del 1630, l'assidua attenzione con cui i medici istruivano i propri studenti (sotto ordine statale) riguardo alla cura e alla prevenzione della peste, ormai dilagante. Risale a questo periodo il curioso episodio di un borgo imprecisato, dove un filosofo, improvvisatosi medico, non fornì ai propri studenti dispense atte ad istruirli sulla cura della malattia. Il luminare preferì infatti consegnare un dialogo che egli stesso aveva trascritto, assistendo ad un colloquio fra un monatto ed un povero appestato morente. La voce giunse alle autorità locali che, indignate dalla negligenza di questo apprendistato, fecero incarcerare il dotto, condannato a morte poco dopo, per aver leso gravemente alla formazione dei suoi allievi, compromettendone l'efficienza. Riportiamo adesso proprio quel dialogo che abbiamo ritrovato come allegato al processo di condanna:

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    Last Post by Tommaso Ghezzani il 23 April 2016
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