Vi sono situazioni in cui per un istante non riconosciamo più chi ci sta accanto, momenti in cui l'identità dell'altro si cancella, mentre, di riflesso, dubitiamo della nostra; attimi di smarrimento, in cui il tuo orologio interno si ferma, smette di ticchettare e il respiro ti si blocca a metà gola. Talmente immerso nella commedia che stai recitando, diventato un tutt'uno con la trama che pensavi di conoscere, cosa fai quando qualcuno cambia bruscamente la sua parte? Il silenzio si impadronisce del palcoscenico, il tuo corpo è stranamente intorpidito, come distrutto da quel cambio di ruolo apparentemente banale, sfinito alla fine di una battaglia che non sospettavi neanche di star conducendo; interroghi con gli occhi l'attore accanto a te, lo scruti, cerchi quella sua parte, quel suo essere che ti era così familiare da esser diventato ormai prevedibile e ti rendi conto che è svanito, dissipato nell'aria. A quel punto torni alla realtà, senti di nuovo il tuo corpo, riprendi fiato, guardi il pubblico; le luci puntano dritte e accecanti verso di te, lo sguardo del pubblico punta verso di te, aspetta la tua battuta, la tua reazione, perchè tutto, il tuo e il suo essere, il loro giudizio, dipende da questo: sai la tua parte? Sei sicura che la parte che fino ad ora hai recitato, la stessa che conoscevi a memoria e per cui solo apparentemente non facevi alcuno sforzo fosse veramente la tua? Chi è l'attore al tuo fianco? Ma soprattutto: chi sei tu?
Read the whole post...