Il verdetto è giunto:
il Regno Unito lascerà l’Unione Europea, questa è stata la scelta del 52% dei britannici in un voto dalla portata storica e che influenzerà non solo il futuro della Gran Bretagna ma anche quello dell'UE. Le prospettive per l'Europa sono due ed opposte: sicuramente
nel breve periodo il risultato del referendum darà forza agli euroscettici, che spingeranno affinché negli altri paesi europei si segua l’esempio del Regno Unito. Al tempo stesso, l’uscita della Gran Bretagna dall’UE potrebbe scuotere le leadership europee dal loro torpore e spingerle a trovare delle soluzioni concrete per far fronte alla disaffezione che sempre più cittadini hanno per il progetto europeo, disaffezione dovuta soprattutto alle invise politiche economiche e alla gestione dell'immigrazione e della questione dei migranti.
Dall’altra parte della Manica intanto, la maggioranza dei britannici pensa sotto sotto ai vecchi fasti di quando la Gran Bretagna era il centro pulsante di un impero.
“This is our Indipendence Day!” esulta il leader dell’Ukip Nigel Farage, principale promotore del
leave. Attorno a lui giovani sostenitori agitano delle bandierine britanniche con euforia. C’è chi festeggia indossando l’Union Jack a mo’ di mantello.
Tuttavia, proprio il simbolo dell’unità britannica per eccellenza potrebbe essere una delle cose che nei prossimi anni i britannici dovranno lasciarsi alle spalle assieme all’Unione Europea.
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