"rivista a-periodica" scritta e diretta da studenti universitari.

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Il test di medicina non l'ho capito
di Marco Ridolfi

quello che manca al numero chiuso per poterlo accettare

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L’OTTICA FILOSOFICA
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o finzione reale?


Risposta alla denuncia di Platone

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RITRATTI
Semplicemente
"Il Boss"

Springsteen: il perdente fortunato
che ha conquistato l'America e il mondo

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PER ABITARE LE PAROLE
Noi estranei a noi stessi
"L'étranger" di Albert Camus
e la distanza dall'uomo moderno

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L’OTTICA FILOSOFICA
Fra Tarantino e Seneca
La coreografia della truculenza

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  1. M = QI + E
    A qualcuno secondo le sue capacità, a nessuno secondo i propri bisogni

    Il termine “meritocrazia” fu usato per la prima volta dal sociologo britannico Micheal Young, che
    sintetizzò il concetto di governo del merito nella formula M = QI + E ( Merit = QI + Effort ).
    In origine con “meritocrazia” si intendeva una forma di governo dispotico responsabile della
    formazione di una classe sociale dominante, costituita appunto da individui particolarmente capaci
    secondo la valutazione del rispettivo quoziente intellettivo e dello sforzo impiegato nel dedicarsi ad
    un certo tipo di lavoro.
    Anche se negli anni il termine ha sovente acquistato una connotazione positiva, è opportuno
    ricordarne il concepimento e la nascita per distinguere lucidamente tra pari opportunità e
    discriminazione.

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    Last Post by Giulia Bernacchi il 7 April 2016
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