"rivista a-periodica" scritta e diretta da studenti universitari.

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Terrorismo in sigle
di Rachele Pellegrini

Al-Qaeda, Daesh, Aqi, Isi, Isis, Isil, e Is. Una realtà monolitica o eterogenea? Che differenza c'è?

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Il test di medicina non l'ho capito
di Marco Ridolfi

quello che manca al numero chiuso per poterlo accettare

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L’OTTICA FILOSOFICA
Arte; reale finzione
o finzione reale?


Risposta alla denuncia di Platone

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RITRATTI
Semplicemente
"Il Boss"

Springsteen: il perdente fortunato
che ha conquistato l'America e il mondo

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PER ABITARE LE PAROLE
Noi estranei a noi stessi
"L'étranger" di Albert Camus
e la distanza dall'uomo moderno

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L’OTTICA FILOSOFICA
Fra Tarantino e Seneca
La coreografia della truculenza

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  1. L'immigrazione secondo Minniti
    Il nuovo Ministro dell'Interno e il suo non certo nuovo approccio all'immigrazione

    L'articolo è disponibile sul nuovo fiammante sito!

    Edited by il Fuochista - 13/4/2017, 14:04
    Last Post by Federico Rossi il 3 Mar. 2017
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  2. Italicum ridisegnato dalla Consulta: e adesso?
    La Corte Costituzionale “riscrive” la legge elettorale e la trasforma in un proporzionale. Com’era l’Italicum, come è stato ridimensionato e cosa ci aspetta in vista delle prossime elezioni.

  3. Democrazia versus Risparmio. Ne vale davvero la pena?
    Nell'era dell'opinionismo sfrenato anche la matematica diventa un'opinione?

  4. Dentro il combinato disposto
    Cosa succede con l'Italicum e la riforma costituzionale

    Sicuramente lo abbiamo sentito nominare tutti nei vari talk show, ma quanti hanno davvero capito che cos’è questo combinato disposto? Si tratta questa di un’espressione sempre più usata (e abusata) nel dibattito attuale sul referendum costituzionale, ma non sempre chiara nella sua definizione. In generale sta oggi ad indicare una serie di effetti combinati che la riforma costituzionale e la legge elettorale avrebbero sul nostro assetto istituzionale e vorrebbe quindi comunicare che non si può prendere in considerazione una simile riforma costituzionale senza considerare la legge elettorale vigente. Per molti questi effetti combinati sarebbero il nucleo del cosiddetto “rischio autoritario”, un’espressione che appare tuttavia più mediatica e volutamente provocatoria che reale, così come, da un punto di vista formale, lo è l’idea per cui si andrebbe verso un cambio di forma di governo. Sul piano pratico tuttavia, anche se l’Italia resterebbe una Repubblica parlamentare, muterebbe sicuramente in modo significativo i rapporti fra esecutivo e legislativo e, con essi, il tipo di democrazia in cui viviamo.

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    Last Post by Federico Rossi il 17 Oct. 2016
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