1. Costituzione USA
    Tra Illuminismo e Classicismo

    Avatar
    Tags
    american (s)way
    Dossier
    filosofia
    politica
    stati uniti
    storia
    By Tommaso Ghezzani il 6 July 2016
     
    0 Comments   96 Views
    .
    Parlando di Costituzione degli Stati Uniti di America sorge spontaneo pensare ai numerosi dibattiti che da sempre vi gravitano sopra. Gran parte degli americani lo vede quasi come un documento di origini divine ed ormai si fa fatica a tenere il conto delle discussioni insorte ogni volta che si è prospettata l'esigenza di porvi dei cambiamenti. Di fatto, in tutto il mondo, è la costituzione più antica ancora in vigore e come mostrano i costani sondaggi, a livello popolare il consenso che riscuote mantiene vette considerabilissime. Potremmo interrogarci a lungo su quale sia il segreto di questa longevità e sicuramente l'approccio fondamentale, per capire la costituzione, non può essere che quello di sondare il retroterra filosofico-culturale in cui si contestualizza.

    La costituzione fu stesa fra gli anni '80 e '90 del XVIII secolo e indubbiamente la formazione culturale dei delegati era tutta europea. Di primo impulso il pensiero del lettore contemporaneo non può che correre subito verso gli ideali illuministici che all'epoca animavano tutto l'occidente civilizzato: il rifiuto delle monarchie dispotiche, il multiculturalismo di matrice borghese, la tolleranza. Sarebbe folle negare questo evidente paradigma culturale, basti leggere la nona sezione: "non sarà elargito alcun titolo di nobiltà dagli Stati Uniti"; oppure il primo emendamento: "Il Congresso non farà nessuna legge riguardo all'istituzione di una religione di Stato o che proibisca il libero esercizio di un culto". In tutto questo si sentono gli echi dei dibattiti sulla mancanza di fondamento dell'elitarismo aristocratico e della brutalità della pena di morte. Da non dimenticare anche l'influenza nell'apparato di divisone dei poteri, comune ad ogni civile governo moderno, ripreso a piene mani da Montesquieu.

    Ciò che però viene spesso trascurato è che non solo la cultura illuministica ma anche quella classica greco-romana gioca un ruolo fondamentale nella costruzione dell'edificio costituzionale. Si tenga sempre presente che nella seconda metà del secolo, oltre alla corrente illuminista, l'Europa era solcata dall'onda mastodontica della sensibilità neoclassica e molti fra i delegati americani avevano un bagaglio culturale confrontabile a quello di un Vincenzo Monti o di un Giuseppe Parini. L'ideologia neoclassica risplendeva tanto nel Vecchio Continente, quanto nel Nuovo Mondo: George Washington per rialzare il morale delle sue truppe faceva rappresentare il Catone di J. Addison, tragedia in cui il noto politico romano preferiva darsi la morte pur di non vivere sotto un governo dispotico; John Dickinson era capace di citare a memoria autori antichi che ancora oggi sono sconosciuti ai più come Giovanni Stobeo. Esaminando inoltre i verbali di Filadelfia si fa fatica a tenere il conto delle citazioni tratte dalla storia antica; i delegati si appellavano continuamente alla storia romana e greca, i cui esempi erano presi come modelli di argomentazione. Le fonti citate spaziavano da Plutarco a Cicerone, fino a Livio e Tacito. Negli stessi schieramenti politici di costoro risiedevano posizioni di aristotelica memoria; temevano infatti tanto la tirannide di un sovrano dispotico, quanto la tirannide di un governo popolare. Basavano inoltre l'esercizio della politica sulla virtù, sia pubblica sia privata, richiamando nuovamente le disposizioni morali del filosofo di Stagira.

    Se dunque nell'approccio verso la costituzione americana bisogna considerare il contributo illuminista dato da un Voltaire o da un Montesquieu, è altrettanto importante non tralasciare la cultura greco-romana, già all'epoca considerata fondamentale per ogni gentiluomo. Gli infiniti esempi di antichi eroi della libertà: Catone, Bruto, Leonida... , insieme all'alone mistico che li circonda, hanno contribuito in misura notevolissima a ricreare nella modernità americana del XVIII secolo un'idea altrettanto perenne di libertà. Coloro che hanno redatto la costituzione volevano raggiungere un modello ideale e perpetuo di libertà basandosi sui perpetui ideali degli antichi. Se essi ci siano riusciti, se lo spirito ideologico che animava gli americani nel 1700 sia rimasto inalterato nella sua genuina integrità fino ad oggi, lascio decidere al lettore.

    Tommaso Ghezzani

    Gli altri articoli del dossier



    Edited by il Fuochista - 2/8/2016, 15:11
      Share  
     
    .
 
Top